Epi Remedy

Epi Remedy

Marca:Aurum Laboratorio Alchemico
Codice Prodotto: EPR1
Disponibilità: Disponibile
  • 19,62€

    21,80€
  • Prezzo Iva Inclusa: 19,62€

Epi Remedy

Integratore alimentare a base di estratti vegetali

IngredientiSciroppo di fruttosio, estratti spagyrici concentrati di: Whitania somnifera radice, Cordyceps sinensis corpo fruttifero, Hericium erinaceus corpo fruttifero, Ganoderma lucidum corpo fruttifero. Essenze floreali di:Black eyed Suan, Boronia, Paw paw, Jacaranda, Bottlebrush, Crowea, Bush fuchsia, Little flannel flower, Satr of Betlem, Rock rose, Impatiens, Clematis, Cherry Plum, Populus alba. Oli essenziali di: Lavanda, Arancia, Limone, Bergamotto, Cedro.

Effetto fisiologicofavorisce la naturale difesa dell'organismo, il rilassamento e il benessere mentale

Dosaggio: 15gtt, 2 volte al dì

Formato 30ml gtt


La ghiandola pineale

Nota anche con il nome di epifisi, la ghiandola pineale è un ghiandola endocrina del cervello deputata alla produzione di melatonina, ormone che si produce in particolare quando è buio per favorire il sonno. Si tratta di una ghiandola a forma di pigna molto piccola (misura appena un centimetro di lunghezza e mezzocentimetro di larghezza) ma fondamentale per il benessere del nostro organismo dato che agisce sul ritmo circadiano, stabilendo dunque il ritmo sonno-veglia.

Inoltre:

• interagisce con l’inibizione della secrezione degli ormoni sessuali

• stimola il sistema immunitario.

• accresce la produzione di energia fisica alzando il livello di sopportazione alla fatica

• regola la temperatura interna contribuendo ad una gestione del sistema cardiovascolare

La pineale come sede dell’anima

Fu in particolare Cartesio, filosofo francese del XVII secolo, a dare un rilievo “metafisico” alla ghiandola pineale. Descrisse infatti in alcuni sui trattati la ghiandola pineale come la sede principale dell’animo umano.

Scriveva infatti:

“Mi sono convinto che l’anima non può avere in tutto il corpo altra localizzazione all’infuori di questa ghiandola”.

Cartesio sostanzialmente pose l’attenzione sul fatto che questa piccola zona del cervello è l’unica a non avere unduplicato. Tutte le diverse componenti di questo organo hanno infatti una parte sinistra e una destra, tranne appunto la ghiandola pineale. In questa ghiandola disse che fosse anche la sede del pensiero.

La ghiandola pineale corrisponde a quello che in certe tradizioni religiose o mistiche viene chiamato terzoocchio o sesto chakra la cui posizione è in mezzo alle sopracciglia.

Il terzo occhio secondo la tradizione avrebbe infatti la capacità di vedere cose che non “appaiono” agli altri, ovvero percepire frequenze del mondo spirituale ed essere in grado di migliorare la propria intuizione La ghiandola pineale produce infatti anche la dimetiltriptamina (DMT), una sostanza psichedelica capace di produrre effetti molto particolari sulla nostra percezione delle cose dilatando lo spazio e il tempo. Tutto questo è possibile soprattutto durante la fase REM del sonno.

La ghiandola pineale raccoglierebbe la melatonina, un vero e proprio liquido dell’immortalità non a caso tra le caratteristiche di questa sostanza vi è il suo potere antiossidante e dunque anti invecchiamento.

Atrofizzazione della ghiandola pineale

Se non si seguono buone abitudini si arriva gradualmente con l’età all’atrofizzazione della ghiandola pineale una condizione che in anzianità porta fisiologicamente a ridurre le ore di sonno o soffrire di insonnia mentre a livello spirituale si perdono quelle capacità che possiamo definire “extrasensoriali” di maggiore comprensione di se stessi, degli altri, del mondo che ci circonda. Sembra poi che il fluoruro sia una sostanza che si accumula frequentemente nella ghiandola pineale piuttosto che altrove nel corpo generando, a lungo termine, una possibile calcificazione dovuta alla formazione di cristalli di fosfato. Piano piano dunque si inizia a produrre sempre meno melatonina.